È stato un sabato molto intenso quello vissuto ieri nella 19^ Giornata di Serie A. Siamo partiti con Roma–Spezia che ha visto i giallorossi vincere allo scadere, per poi passare alla frenata delle due Milanesi. Ma cosa ci hanno veramente detto i risultati di questo sabato della 19^ giornata di Serie A?
Le Milanesi Frenano, Riaprendo la Porta alle Inseguitrici
Entrambe Inter e Milan certamente si aspettavano un sabato pomeriggio diverso nella 19^ giornata di Serie A.
L’Inter Disfa Quanto di Buono Fatto Contro la Juventus
Per l’Inter quella di Udine è stata una partita brutta e incolore. Di quelle che spesso vediamo i nerazzurri disputare quando l’avversario è bravo a chiudersi in difesa e limitare le linee di passaggio. Sono situazioni a cui ancora non riesce a trovare un rimedio Conte.
La faccenda si complica ancora di più quando l’Inter si trova con le due punte non in grande giornata ed un portiere avversario in forma strepitosa, come lo era Musso ieri. Lo 0-0 finale lascia i nerazzurri molto nervosi, vedi l’espulsione di Conte e Oriali, per il mancato aggancio in classifica al Milan. Per di più questo pareggio quasi annulla quanto di buono fatto una settimana fa contro la Juventus.
Il Milan Crolla
Per il Milan si tratta solo della seconda sconfitta in campionato, ma è anche la seconda sconfitta in sole 4 partite. Sebbene sia comprensibile poter soffrire e perdere contro Atalanta e Juventus, questi primi passaggi a vuoto potrebbero essere letti come i primi scricchiolii di un impianto che fino ad ora ha performato al di sopra delle proprie potenzialità.
Per rimettere il tutto in riga saranno fondamentali le prossime partite. Il calendario del Milan in Serie A è abbastanza clemente fino ad arrivare al derby contro l’Inter tra 4 giornate.
Per ribadire a tutte le inseguitrici, ma soprattutto a se stessi, che la candidatura allo scudetto è vera bisogna centrare 9 punti nelle prossime tre partite contro: Bologna, Crotone e Spezia. Altrimenti il Milan potrebbe progressivamente perdere la testa della classifica e scivolare più in basso in classifica.
La Roma Sulle Montagne Russe
Onestamente non comprendo come sistematicamente la Roma riesca a farsi del male da sola. Senza nessun intervento esterno l’ambiente Roma riesce sempre a trovare un modo per complicarsi la vita da sola. Il caso Džeko–Fonseca ne è il più classico esempio.
Si sta mettendo in discussione un lavoro davvero ben fatto fino ad ora da tutto il gruppo squadra per due prestazioni traballanti. È vero che la Roma fino ad ora non ha vinto nessuno degli scontri diretti, ma è altrettanto vero che raramente ha sbagliato tutte le altre partite e questo porta i giallorossi ad occupare la terza posizione in classifica. Alzi la mano chi pensava che, a fine girone di andata, la Roma si sarebbe trovata in questa posizione.
La partita di ieri è il riflesso di una squadra emozionalmente fragile ma con grande qualità. Questa fragilità l’ha portata a quasi buttare via i tre punti ieri ed ad avere grandi difficoltà contro le altre grandi della Serie A. È qui che bisogna concentrare il grosso del lavoro, se Fonseca e i propri giocatori riusciranno a scrollarsi di dosso questo difetto, la Roma potrebbe sognare davvero in grande.
Boccata d’Ossigeno Per la Fiorentina
A tratti si è vista una buona Fiorentina contro il Crotone ma nulla di trascendentale. L’importante era centrare i tre punti e lo si è fatto. Una sconfitta contro il Crotone sarebbe stata una vera e propria catastrofe per i viola. Si sarebbe significativamente accorciata la classifica nella zona retrocessione ed avrebbe a tutti gli effetti risucchiato dentro la Fiorentina.
Devo essere onesto la gestione dei cambi da parte di Prandelli non mi ha del tutto convinto. Non ho capito che senso avesse sostituire Vlahovic proprio nel momento in cui si aveva bisogno di un giocatore capace di tenere la palla per far salire la squadra. Fino a quel momento della partita il numero 9 della Fiorentina era stato tra i migliori in campo. Nonostante questo la Fiorentina centra i 3 punti e si allontana dalle zone di pericolo in coda alla classifica.